La cultura è il mio mestiere
La campagna “La cultura è il mio mestiere” è una campagna di sensibilizzazione e identificazione delle professioni culturali, lanciata nel 2020. La campagna mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'urgenza del settore culturale e a mostrare la moltitudine e la diversità delle persone coinvolte nella crisi di Covid-19. Inoltre, mira a mostrare la vastità di un settore che oggi è temporaneamente sparito.
L'obiettivo di questa campagna è quello di mettere in evidenza i seguenti punti che ci riguardano tutti:
- Siamo dei professionisti con una formazione specifica, con la nostra esperienza ed un grande impegno quotidiano investito all'interno delle nostre attività.
- Siamo uniti: al di là delle nostre differenze nelle funzioni e negli interessi, siamo uniti per difendere il nostro settore economico.
- Siamo in molti e tutti noi partecipiamo ad un ecosistema ricco e attivo a beneficio di tutta la società.
- Le nostre attività stanno soffrendo durante questa crisi e siamo in pericolo...
Campagna avviata dalle seguenti strutture:
Artos - Association romande technique organisation spectacle
AVDC – association vaudoise de danse contemporaine
DANSE SUISSE - Association suisse des professionnels de la danse
DANSE TRANSITION - Accompagnement à la transition de carrière
FARS - Fédération des arts de la rue en Suisse
FCMA - Fondation Romande Pour la Chanson Et les Musiques Actuelles
PETZI - Federazione svizzera dei club e festival di musica
PROCIRQUE - Association suisse des professionnels des arts du cirque
RESO - Réseau Danse Suisse
SONART – Associazione Svizzera di Musica
SSRS - Syndicat Suisse Romand du Spectacle
SVTB – ASTT - association suisse des techniciens de théâtre et de spectacle
SME - Swiss Music Export
t. - Professionnels du spectacle Suisse
Altri Progetti & Campagne
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Cultura
Fachgespräche Gesundheit am Arbeitsplatz
artos, Fcma, PETZI und Sonart haben sich zusammengeschlossen und präsentieren euch Fachgespräche rund um das Thema Gesundheit am Arbeitsplatz. Ziel dieser Treffen ist es, Kulturschaffende für ein Thema zu sensibilisieren, das oft tabuisiert wird, sich aber in Berufen, die sowohl physisch als auch psychisch herausfordernd sind, als unumgänglich erweist.