Chiasso means noise 2025

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Festival di musica elettronica e sperimentale

Noise means what?
Cosa significa noise? Il termine ha radici antiche: deriva dalla parola greca naus, a sua volta proveniente dal proto-indoeuropeo (s)neh2-, che significa "nuotare". Sin dall'antichità, il noise ha avuto una connotazione negativa legata all'esperienza dei marinai, che provavano nausea a causa del moto incessante delle onde. Un viaggio senza punti di riferimento, privo di certezze. Un movimento continuo tra il noto e l’ignoto.

Chiasso stessa è immersa nel noise, non solo nel nome, ma nella sua natura di città di confine, luogo di passaggio e sospensione. Qui i treni frenano con un frastuono insopportabile, le merci si fermano e ripartono, i migranti attendono in un limbo, e la barriera sonora di Mario Botta si erge come un simbolo di protezione dal rumore e, al tempo stesso, di separazione.

La sperimentazione acustica ed elettronica, in scena per questa seconda edizione di Chiasso Means Noise, traccia alcune delle possibili piste investigative e dei molteplici significati del noise, dimostrando che se ci si pone all’ascolto ci sono – e sempre ci saranno – territori inesplorati capaci di far emergere emozioni nascoste, future o passate, collettive e individuali.

Concert Performance Festival Experimental

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Thursday 27 March 2025 - Saturday 29 March 2025

Organized by: Chiasso Means Noise
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Chiasso means noise 2025

Chiasso means noise - giovedì 27 marzo 2025

Magazzino 2

Chuchchepati Orchestra - 21:00

Un contrabbasso e un giradischi extra large, accompagnati da una flotta polifonica di speaker nepalesi per dare voce al concerto "Der Markograph". Patrick Kessler e dieb13 cucinano suoni, rumori e toni che ribollono, si mescolano, evaporano e si raffreddano, mentre le interazioni tra orchestra, altoparlanti e pubblico danno vita a un’esperienza d’ascolto e visione che amplia gli orizzonti percettivi.

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Chuchchepati Orchestra - 21:00

Golem Mecanique - 22:00

La dislocazione del tempo, il suono continuo e l'architettura di una cattedrale oscura sono alcune delle immagini evocate dal progetto. A metà strada tra Maria Callas e Scott Walker e tramite un dispositivo semplice e droni che si confondono (voce e ghironda a ruota motorizzata) Golem proietta gli spettri di un tempo sospeso, un viaggio a ritroso, una Pizia in rovina. Il suo ultimo album, “Siamo tutti in pericolo", uscirà a marzo 2025 per l’etichetta Ideologic Organ di Stephen O’Malley. È un omaggio a Pasolini ed il titolo ne riporta le ultime parole pronunciate prima di venire ucciso.

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Golem Mecanique - 22:00

Ciro Vitiello - 23:00

Tra elettronica e ambient, l’artista di Torre Annunziata si serve di sintetizzatori analogici, voci frammentate e rumore. La sua musica fonde intricati echi di ispirazioni barocche con ondate di rumore e texture elettroniche. Nel 2024 ha pubblicato “The Island of Bouncy Memories” per due etichette faro della musica elettronica italiana d’avanguardia Hundebiss & Haunter Records.

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Ciro Vitiello - 23:00

Hannah Heartbreak & NIKKO - 24:00

Entrambe residenti a Berna, NIKKO e Hannah esplorano territori sperimentali con approcci distinti ma affini. Ibridazioni trance, pop e noise, soffici e ruvidi allo stesso tempo. Nikko vanta una pubblicazione sull'influente etichetta queer-femminista Forcefield Records, mentre Hannah descrive la propria musica come “broken beats for broken hearts”. Il loro percorso artistico è segnato da svolte impreviste, intrecciando ambient e radicalismo post-internet.

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Hannah Heartbreak & NIKKO - 24:00

Chiasso means noise - venerdì 28 marzo 2025

Magazzino 2

Martina-Sofie Wildberger - 21:00

Con la performance I Want to Say Something, Martina-Sofie Wilberger trasforma la parola in gesto e il silenzio in tensione. Artista multidisciplinare, esplora i confini tra voce, corpo e spazio, intrecciando elementi di spoken word, canto e movimento. Il pubblico viene immerso in una drammaturgia sonora che alterna frasi spezzate, ripetizioni e pause cariche di significato, creando un dialogo sospeso tra urgenza espressiva e impossibilità comunicativa. In questa performance, Wilberger gioca con il tempo e l’attesa: la voce si stratifica, mentre il corpo si fa amplificatore emotivo, tracciando nello spazio linee invisibili tra presenza e assenza.

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Martina-Sofie Wildberger - 21:00

HMOT - 22:00

Sotto questo pseudonimo l’artista Stas Sharifulla interroga la sua duplice origine (Siberia e Baschiria) tramite field recording e l’utilizzo di strumenti elettronici. Le sue origini lo portano ad esplorare come tradizioni sonore diverse conservino la memoria collettiva e ispirino l'immaginazione politica. Nel 2024 ha pubblicato There Will Come Gentle Rain, uscito per l’etichetta Warm Winters.

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HMOT - 22:00

Tapiwa Svosve’s WOODWORKS VOL. II feat. Richard Scott & Xaver Rüegg - 23:00

Saxofonista e teorico del jazz, nonché premio svizzero della musica 2024, Tapiwa Svosve è un alchimista del suono con base a Zurigo. Le sue molteplici collaborazioni elettroacustiche lo portano a sondare il silenzio e lo spazio di sonorità soavi, barcamenandosi tra free jazz, avanguardia e noise. Accompagnato da Richard Scott alla viola e Xaver Rüegg al contrabbasso suonerà “WOODWORKS VOL. II”, progetto descritto dagli stessi artisti come “collapsing ideas in a shared mass of grey, our muddled memories intertwined ((1986-2023))”.

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Tapiwa Svosve’s WOODWORKS VOL. II feat. Richard Scott & Xaver Rüegg - 23:00

Maria Bertel - 24:00

Con il trombone e un amplificatore per basso, i suoni più sottili emergono con chiarezza brutale, mentre ipertoni, movimenti e respiro si trasformano in vortici sonori intensi e ipnotici. Un’esibizione travolgente tra droni e rumori di fiato schiantato sull’ottone. Nel 2024 ha pubblicato Monophonic, un album acclamato dalla critica, uscito per l’etichetta Relative Pitch Records.

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Maria Bertel - 24:00

Luz González - 01:00

Alternando forza bruta e suoni viscerali a momenti più delicati, Luz trascina e coinvolge corpo e mente in una performance in continua evoluzione. Linee di droni alternati a ritmi industriali ed energici lavorano il suono come fenomeno fisico che non lascia via di fuga. La relazione tra il corpo sonoro, il corpo architettonico e il corpo che percepisce è fondamentale in questo processo. In questa linea di percezione corporea, i temi della decostruzione e dell'ibridazione occupano un posto centrale.

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Luz González - 01:00

Chiasso means noise - sabato 29 marzo 2025

Magazzino 2

Laure Federiconi & Natalie Peters - 21:00

Laure Federiconi e Natalie Peters sperimentano con il field recording, l’elettronica e la voce. Insieme per una settimana di residenza artistica uniranno texture abrasive, strati ipnotici e suoni vocali vibranti, per andare a scuotere i corpi degli ascoltatori. Piccole variazioni per estrarre suoni nascosti ed ascolti reconditi. Questo concerto è presentato in collaborazione con RöstiBrücke e curato da Vasco Viviani.

Laure Federiconi & Natalie Peters - 21:00

Vanessà Heer, Caroline Ann Baur & Carmen Oswald - 21:45

Nella loro performance, le artiste Vanessà Heer, Caroline Ann Baur e la jodeler Carmen Oswald utilizzeranno il potere del “Naturjodel” per creare un legame profondo con i luoghi di Chiasso. Questa città, segnata da confini e migrazioni, racconta storie di speranza e di perdita. Attraverso gli echi delle nostre origini, le artiste cercheranno le voci che compongono il coro polifonico di questo territorio, rintracciando risonanze inaspettate per comprendere meglio le sue specificità.

Vanessà Heer, Caroline Ann Baur & Carmen Oswald - 21:45

Svetlana Maraš - 22:00

Il suo approccio ibrido all’uso della tecnologia si concentra sulla progettazione di interazioni ludiche ed espressive, dando vita a performance dinamiche, misteriose e giocose. Attraverso l’uso di controller percussivi e patchwork elettronici, unisce dispositivi e gadget accessibili ed economici, reinterpretando il concetto di sound object come l'unità strutturale fondamentale della musica elettronica. La granularità è massima.

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Svetlana Maraš - 22:00

Marytronics - 23:00

Arriva da Basilea, il nuovo progetto dark wave-ambient di Marie Delprat e Masha Ten, nel quale si fondono ritmi incisivi, linee di basso pulsanti e melodie intricate. Ispirate dalle strutture ritmiche ed elementi caratteristici della musica rinascimentale, creano un dialogo tra passato e presente esplorando temi contemporanei come la solitudine urbana. Questo concerto è presentato in collaborazione con RöstiBrücke.

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Marytronics - 23:00

Valentina Magaletti - 24:00

Batterista, compositrice e polistrumentista con un approccio inedito alla batteria e alle percussioni, Magaletti si distingue per la sua tecnica versatile e l’utilizzo di svariati oggetti sonori, dalle vibrazioni e marimba a microfoni a contatto e oggetti trovati. Per il suo approccio, Valentina Magaletti è ricercatissima nella scena sperimentale internazionale e ogni anno collabora con un’infinità di artisti. Oltre agli acclamati dischi con Tomaga, negli ultimi anni ha contribuito al successo di critica e pubblico di svariati album, tra i quali quello con i Vanishing Twin, i Moin, gli Holy Tongue e il debutto del duo Nidia & Valentina. Nel suo ultimo lavoro da solista Magaletti viaggia tra atmosfere dub, musica concreta e film di serie B con un disco intitolato LUCHA LIBRE.

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Valentina Magaletti - 24:00

Gordan : 01:00

Un trio acclamato, sperimentale e transnazionale (Serbia/Germania/Austria) chiude la seconda edizione del festival. Fondendo vocalizzi tradizionali balcanici con feedback, elettronica, generatori di suoni, un basso pulsante e una batteria ipnotica, Gordan incarna il misticismo delle leggende balcaniche, intrecciando espressività e astrazione, tradizione e avanguardia. La voce viscerale di Svetlana Spajic (Marina Abramovic, Robert Wilson, Antony and the Johnsons) è un ponte tra passato e contemporaneità. A loro volta, il batterista Andi Stecher (STECHER, Billy Bultheel, Orchestre Les Mangelepa) e Guido Möbius al basso e all'elettronica, impiegano strategie sonore che indirizzano le canzoni in direzioni imprevedibili.

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Gordan : 01:00